Allergia al cipresso, pronti per sternuti e raffreddori?
Allergia al cipresso
Le allergie assillano milioni di italiani e giungono, con un carico di sternuti e raffreddori, soprattutto durante la stagione primaverile. Le persone allergiche temono il risveglio della natura: quando alberi e piante rifioriscono, i loro pollini dispersi nell’aria sono causa di molti malesseri. Tra le forme allergiche più diffuse c’è sicuramente il cipresso che cresce anche in città soprattutto in prossimità di piazze e viali.
Il cipresso appartiene alle piante conifere e ha un periodo di fioritura piuttosto ampio: il picco si registra tra gennaio e marzo ma anche in aprile si possono trovare ancora alberi in piena fioritura.
L’albero del cipresso produce sia fiori maschili che femminili e sono, in particolare, i primi a causare le allergie. I fiori maschili spuntano sui rami più giovani e sono costituiti da piccole sacche gialle dove si conserva il polline. I fiori femminili sono di colore viola.
Quali sono i sintomi dell’ allergia al cipresso?
Il contatto con i pollini del cipresso provoca, nei soggetti allergici, un’ampia gamma di sintomi che possono variare da quelli tipicamente associati all’allergia ad altri più insospettabili.
Le vie respiratorie superiori sono particolarmente colpite dall’allergia al cipresso: le persone allergiche accusano riniti, infiammazioni della gola, tosse e talvolta asma. Talvolta l’allergia al cipresso è la causa della congiuntivite.
Come curare l’ allergia al cipresso?
In caso di manifestazione acuta bisogna rivolgersi allo specialista che consiglierà la cura più adatta. Generalmente si tende a curare i vari sintomi dell’allergia con prodotti mirati tuttavia si possono adottare delle misure precauzionali per evitare che l’allergia raggiunga un livello preoccupante. La causa scatenante è il contatto con questi pollini che si può evitare ricorrendo ad appositi filtri nasali. Si tratta di un dispositivo particolarmente efficace che accentua le funzionalità naturali dell’apparato respiratorio.